
Aurora Minore, Giuseppe Speciale, e la mamma Mariella Cutrona
Non credo al caso. Non credo che gesti compiuti nelle stesse occasioni, per uno stesso fine, siano senza significato.
Non crediamo che le feste ripetute stagione dopo stagione, anno dopo anno, ritmate con cadenza fisse siano soltanto folklore e antiche tradizioni.
Una festa è una festa. E anche se viviamo un’attesa piena di entusiasmo, quando tutto è passato, capita di sentirci vagamente svuotati, la vita di ognuno di noi ha le sue scadenze, le sue feste, momenti attesi che ne segnano inevitabilmente il cammino.
Ogni fiore, ogni colore, ogni dono, sono simboli antichi con un significato profondo, che prima o poi irrompono nella consuetudine del quotidiano e ci danno l’occasione, sia pure per un attimo, di superare la nostra individualità per farci sentire parte di una comunità viva. – Mariella Cutrona
Feste che intrigano e si ingarbugliano tra Sacro e Profano, tra gesti simbolici e umane frivolezze.
Feste che fanno parte del cerchio della vita, quel cerchio che riconduce l’uomo all’uomo.
La Prima Comunione è un rito solenne non solo spirituale, che coinvolge le famiglie , gli amici, la comunità intera, che va onorato e certamente festeggiato.
Un rito gioioso, sereno, che ha unito ancor di più la piccola Aurora Minore alla sua comunità di riferimento, e che ha coinvolto, anche attraverso il lavoro, tante persone che con affetto sono state spiritualmente partecipi e testimoni .

La nonna: Francesca Lo Baido
Una sorta di magia non poteva non toccare il cuore della nonna, che, nel rispetto di antiche tradizioni, ha cucito per lei un vestito esclusivo, e persone anche estranee alla famiglia che hanno curato l’acconciatura, e tutti gli aspetti post cerimonia, in particolare Francesca Mannino e Giuseppe Speciale, che hanno messo a disposizione la loro carrozza inglese trainata da un magnifico cavallo bianco, per rendere spettacolare e indimenticabile anche per i bambini presenti, l’omaggio ad Aurora.
L’armonia è stata il filo conduttore della giornata, dal rito religioso sapientemente officiato da padre Dario nella Chiesa di S. Caterina di Partinico, all’incontro del pomeriggio con amici e parenti, presso il Ristorante Villa Adriana di Cinisi, luogo dove ha fatto la sua apparizione trionfale il tavolo della Confettata.

Tavolo della Confettata
Esiste un linguaggio, è privo di voce e di colore, ma è portatore sano di un sentimento universale magicamente condiviso, l’Amore nel suo significato più ampio, quello dei genitori, sorelle, zii, nonna, cognati che si sono adoperati affinché il giorno della prima comunione divenisse nel tempo per Aurora un ricordo indimenticabile.
Ma esiste anche il linguaggio della mamma Mariella, semplice, speciale, protettivo, che con impegno e con intensa partecipazione , con il rito della comunione presenta e offre con amore e fierezza alla comunità spirituale di Partinico, Aurora.
Non poteva mancare ovviamente la parte della tradizione popolare, gli addobbi per il tavolo della Confettata. Un

Aurora e la Mamma
tavolo speciale, allestito con i ricordi che idealmente hanno scandito con dolci colorati, il racconto dei primi dieci anni della sua vita. Un momento emozionante, con gli invitati piacevolmente sorpresi, accolto festosamente dai bambini presenti, un allestimento originale nella forma e nei sapori. Colori, nastri, tovaglia, e decori studiati nei minimi particolari.
La Famiglia Minore ringrazia con tanto affetto la nonna, Francesca Lo Baido, Biagio Pellitteri, Paolo Colletti, la parrucchiera Enza Maria Bambina, Francesca Mannino, Giuseppe Speciale
per averla sostenuta e supportata in tutte le fasi dei preparativi.
P.S.: Un grazie particolare a Noe Equitazione, contrada Grassuri, Lago Toma, Partinico