
Filippo Lo Iacono
Alla fine del mese di Maggio si è conclusa la personale di pittura “Azzurri viventi” nella splendida location di Palazzo Alliata di Villafranca.
Quali sono le tematiche che le stanno particolarmente a cuore?
” La mediterraneità e la ricerca del bello, risponde orgoglioso il pittore, il bello che coniuga la naturalezza e lo splendore del paesaggio, dell’uomo nell’ immagine donna e le testimonianze nell’arte di un passato attraverso architetture monumenti che hanno riempito le nostre città di storia e cultura.
“Perché questo figurativo dichiarato fortemente espressivo?
“Il mio pensiero si articola su due punti, il primo cura l’ estetica, i profumi e i sapori cioè l’immagine ad impatto immediato con quello che voglio e non voglio si veda, questo serve a voler esportare un aspetto della propria terra e rilanciare ciò che per molti è scontato ma assolutamente di primaria importanza e quindi da considerarsi risorsa per il nostro paese, la bellezza paesaggistica e artistica , favorendo lo sviluppo del turismo. Ma entriamo nel secondo punto, l’armonia dei colori il contrasto luci ed ombre il gioco delle emozioni e la serenità percepita …concettualmente è voler esprimere assolutamente la bellezza ancora appartenente al presente per ricordare e confermare che ancora oggi qui viviamo in un area geografica considerata un’oasi, un vero e proprio paradiso terrestre … malgrado il paesaggio l’ambiente naturale l’equilibrio dell’ ecosistema con i suoi segnali di malessere parla di un pianeta che soffre con i suoi effetti negativi e ci racconta quanto sia fortemente compromesso , ovviamente dal mio punto di vista “.
E’ voler esortare tutti ad una presa di coscienza?
“Una presa di coscienza certamente, che queste meraviglie che oggi ammiriamo rendendole parte e sfumature della nostra esistenza perché siamo immersi in essa… dobbiamo assolutamente preservarle ….ed ecco che tra sogno e realtà e tra oniriche visioni cerco di trasmettere le emozioni percepite al fruitore rendendolo complice di uno sguardo attento nella poetica dei miei colori. Tra i tanti viaggiatori e filosofi che ci hanno regalato splendide citazioni mi viene in mente Goethe”.( citazione)
“Nel giardino pubblico vicino al porto, trascorsi tutto da solo alcune ore magnifiche. È il posto più stupendo del mondo […] “(Monte Pellegrino),” il promontorio più bello del mondo”. (J.W.Goethe su Palermo, “Viaggio in Italia”, 1817)
“Sai tu la terra ove i cedri fioriscono?
Splendon tra le brune foglie arance d’oro
pel cielo azzurro spira un dolce zeffiro
umil germoglia il mirto, alto l’alloro…”.
(J.W.Goethe, “evocazione”)
«Non invidio a Dio il Paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia […] ».
(Federico II di Svevia, 1194 – 1250).
Quali i suoi programmi futuri? “Tra le opere che presenterò alla personale alcune saranno presenti ad eventi internazionali a New york e a Hollywood in video proiezione, invece altre saranno spedite a Verona Milano e Genova.
La bellezza, passato presente e futuro olio su tela 100×150
Opera presentata alla triennale di Veronaa a giugno 2016.
Tra divino spirituale e terrena.
Taormina , oniriche visioni tra sirene e ciclopi olio su tela 85 x160
“Quali sono altri elementi importanti da stigmatizzare nelle sue opere?
“Elemento importantissimo che è presente nelle mie opere è l’ aspetto culturale cioè le civiltà, le origini da cui discendiamo attraverso le meraviglie, il patrimonio che le varie dominazioni ci hanno lasciato, ma anche lo stile di vita le etnie oltre che le architetture i monumenti decori affreschi tutto ciò che ha contribuito ad arricchire la nostra conoscenza fino ai giorni d’oggi . Cosi con le opere “Quattro canti” e “Porta nuova”, entro nel cuore di una Palermo piena di storia dal fascino irresistibile ma piena di contraddizioni. Teatro Massimo e villa Igea, opere che riportano in evidenza un periodo più recente di grande bellezza e splendore di una Palermo , di una Sicilia e non solo legata alla facoltosa famiglia dei Florio, riportando alti i valori di una terra un po’ dimenticata con il Liberty di Ernesto Basile,” Art Nouveau” e la “Belle Epoque”.
Nella bellezza è contemplata la donna, immagine e perfezione di un armonia di forme colori emozioni sensualità passioni immersi nel colore dell’ azzurro dell’ amore della vita, se uniamo tutti e tre gli aspetti sto parlando della bellezza a 360 gradi..
La donna fonte d’ispirazione di passione di sofferenza e piacere ha un forte ruolo nella mia vita.
Ricordo che sono presente nell’ antisacrestia della chiesa di San Domenico con il progetto “I domenicani a Palermo”, e in occasione dell’ anno giubilare rappresento i siti Domenicani presenti nella nostra città e nello specifico sei tele che rimarranno in mostra fino al 25 settembre 2016. Tra spirituale, mistico, tanta arte e tanta sacralità parliamo sempre di bellezza un transfert di emozioni”.
Il 9 Luglio a Grottaglie ( Taranto), ritirerà un premio come si chiama? e quali saranno i suoi impegni nell’imminente futuro?
“Ritirerò a Grottaglie il premio William Shakespeare che mi inorgoglisce molto.
A seguire il 16 luglio ad Ortigia ( Siracusa), riconoscimento e targa per la collettiva a tema sulla scia del Caravaggio. L’opera si intitola “Danzando, libera l’anima”; la sofferenza del corpo, spiega il maestro, il peso quasi materia roccia, colore della passione del fuoco che brucia il movimento che dona spazio, all’ evoluzione di un energia che domina ogni forza e cerca l’ armonia, la pace, l’ amore, la vita.
Ancora di grande importanza alcune opere saranno in videoproiezione a Hollywood e New York, e in ultimo Parigi e Vienna e premiazione finale a Roma il 1 dicembre.
Già in programma la nuova personale tra novembre e dicembre. Impegni in calendario per Bologna ed Innsbruck” .
Chiara Fici