Breve conversazione di Angelo Palma con Chiara Fici
Quando ha iniziato a coltivare fiori scoprendo un talento naturale il cosi detto “pollice verde”?
“L’attivita’ l’ho iniziata circa una quindicina di anni fa, all’epoca ricordo che io e mio fratello volevamo sfruttare I terreni di mio padre che all’epoca erano incolti, volevamo creare un’attività, un lavoro anche per avere una una fonte di guadagno. Cosi abbiamo deciso di impiantare le prime serre sfruttando i vantaggi delle leggi che erano in vigore.
Che tipo di piante producete?
“Abbiamo cominciato con piante ornamentali, ed è partita cosi la nostra avventura, e con gli anni ci siamo ingranditi costruendo altre serre. Nei periodi estivi si piantano i ciclamini e le insetie cioè le stelle di Natale per essere pronte in questo periodo, invece da gennaio piantiamo le ortensie e tutta la fioritura primaverile. Diciamo infine che come tutte le attività non è “tutto rose e fiori”, ci sono tante difficoltà da superare, e un poco per la crisi un pò per il mercato, diciamo che i problemi non mancano, ma poi ecco che subentra la passione per questo lavoro e forse è questo che ti fa andare avanti
Pur avendo un problema agli occhi riesci comunque a destreggiarti ed a realizzare con precisione e amore il tuo mestiere, mi ricordi come si chiama la tua malattia agli occhi?
Angelo sorride e risponde con quel garbo e positivita’ che lo contraddistingue: “A dire il vero sono talmente abituato alla malattia che mi dimentico che sono affetto dalla retinite pigmentosa
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