Kore e Demetra, un mito tra passato e presente. Un convegno a Gangi

Demetra e Kore (1)

Demetra e Kore

Sabato 13 ottobre 2018 alle ore 9,30, presso la sala polifunzionale in via S. Mercurio a Gangi, 6 in occasione della presentazione del volume: “Kore, la ragazza ineffabile. Un mito tra passato e presente”, a cura di Roberto Deidier, Professore ordinario di Letterature Comparate presso l’Università di Enna “Kore”, si terrà una riflessione a più voci su “Persefone e Demetra: le origini, le leggende, la presenza nella cultura e nelle tradizioni del territorio”. Continua a leggere

Archeologia: Il fascino e il mistero della Dea di Morgantina

Morgantina è una antica città sicula e greca, sito archeologico nel territorio di

Venere di Morgantina

Venere di Morgantina

Aidone, nella provincia di Enna. Definita la Pompei sicula, è il testimone diretto di una storia archeologica della SICILIA che affonda le sue radici dal neolitico sino all’Età del rame e del bronzo.
Secondo la leggenda fu fondata dal re Morges nel X secolo a.C. e per oltre trecento anni il re e un gruppo di Morgeti occuparono il luogo, integrandosi con le altre popolazioni dell’interno e prosperando grazie allo sfruttamento agricolo.
Le più antiche tracce di frequentazione del sito appartengono alla prima età del bronzo, epoca a cui risale un villaggio di capanne circolari e rettangolari che occupò il colle di Cittadella.
Nella seconda metà dell’VIII secolo a.C., i Greci si insediarono nella città convivendo pacificamente con i precedenti abitanti, come testimonia la mescolanza di elementi culturali nei corredi funebri.
La città fu riportata alla luce nell’autunno del 1955 da una missione archeologica dell’Università di Princeton
Probabilmente Morgantina venne distrutta, una Continua a leggere

Mare, sole, archeologia, e rivivi l’antico fascino di Selinunte

selSelinunte, la più occidentale delle colonie greche di Sicilia fu fondata, stando a Tucidide, da Megara Iblea circa cento anni dopo la sua madrepatria nel 628/27 a. C.. La storiografia attuale tende, però, a rialzare la data di fondazione di circa un trentennio e a preferire la data proposta da Diodoro Siculo cioè il 650/1 a.C.. Continua a leggere

LA BELLEZZA DEL BIANCO ACCECANTE E DELLA SUA STORIA. IMMORTALE SIRACUSA

Il Duomo

Il Duomo

di Roberta Capodicasa

Una rubrica sui viaggi  nelle città Greche e non-solo dell’Italia meridionale non può, secondo me, che cominciare da Siracusa.

Siracusa è di una bellezza straordinaria, accecante nei suoi colori vivissimi stagliati su un bianco brillante. Fu la prima città della Sicilia che volli con tutte le mie forze conoscere,  Continua a leggere

NERA, FORTE; FORGIATA DAL FUOCO DELL’ETNA, CATANIA INVINCIBILE

U liotru, simbolo di Catania

U liotru, simbolo di Catania

di Roberta Capodicasa

A differenza di Siracusa, fondazione dei Dori del Peloponneso, la moderna Catania, in greco, Katane, fu fondazione ionica dei Calcidesi.  Visitando la città, il riscontro delle sue origini greche non è così immediato come a Siracusa ma a testimoniarne l’ascendenza greca abbiamo  il nome e la prepotente tradizione storica che fa capo a Tucidide nel libro VI della sua opera: Tra i Greci i primi colonizzatori furono i Calcidesi , che fondarono Nasso (Naxos nei pressi di Taormina) … L’anno seguente Archia della famiglia degli Eraclidi, venne da Corinto e fondò Siracusa…Tucle e i Calcidesi, partiti, poi, da Nasso nel quinto anno dalla fondazione di Siracusa, fondarono Leontini, (attuale Lentini presso Siracusa) scacciati i Siculi con una guerra e in seguito Catania (729 a.C.). Della sua storia in questo primo periodo,  si conosce davvero poco, solo la notizia dell’origine catanese di Caronda, un celebre legislatore di cui ci parla Aristotele: Caronda di Catania diede leggi ai concittadini e alle altre città calcidesi in Italia e in Sicilia (VI sec.a.C.). Secondo un altro grande storico greco, Plutarco, il suo nome deriverebbe dal termine katane,  grattugia  a Continua a leggere

Isola di Mozia, Kouros e il santuario fenicio-punico “Il Cappiddazzu” ad un km da Marsala in Sicilia

Kouros

Kouros

di Roberta Capodicasa

Mozia, Motye in greco, Mtwe (filanda?) in fenicio, è una piccola isola dinanzi alle saline dello Stagnone di Marsala. D’improvviso veniamo a trovarci dopo essere stati a Taormina-Naxos, come d’incanto, sulla costa occidentale della Sicilia, potremmo dire nel suo angolo più ad ovest che coincideva in antico con capo Lilibeo. Abbiamo a questo punto percorso da Taormina tutto il fianco nord del trilatero che stabilisce il lato nord dell’isola stessa definita col nome greco di Trinacria (tria-akrai), cioè terra con tre promontori (Pachino. Peloro e Lilibeo) e forma triangolare. Abbiamo abbandonato così le colonie greche della costa est per avventurarci in territorio prettamente Fenicio. Fino ad alcuni anni fa si pensava che la presenza fenicia nel mediterraneo e quindi in Sicilia, si potesse ragionevolmente porre tra la fine del XII secolo a.C.  e il secolo seguente, sulla scorta di vari dati e considerazioni cui brevemente accenno: il dato più interessante che costituisce il punto di partenza è il noto passo (dell’immancabile!!!) Tucidide che qui Continua a leggere